Radici
Nel 1920 mio nonno paterno Pietro aprì il suo studio fotografico a Pesaro in piazzale Lazzarini, 3. Grande ritrattista, continuò fino a che la guerra distrusse il suo studio col bombardamento del 27/28 agosto 1944. Dopo la guerra ricomincio’ in un capanno dietro casa con la fotoceramica per i defunti e ancora fotografia visto che era riuscito a salvare il banco ottico in legno acquistato con enormi sacrifici. Alla sua morte, nel 1954, proseguì il suo “mestiere” il figlio Mario (mio padre) e nei primissimi anni ’60, al fiorire dei primi mobilifici in Pesaro, trasformò il mestiere di fotografo generico in fotografia industriale.